13/11/2012

La psicologia dell’età evolutivo e l’esperienza fatta nell’ambito del calcio con i bambini di età da 6 a 8 anni ci insegnano che questi giocatori giovanissimi riescono ad avere una visione d’insieme solo con gruppi piccoli e in uno spazio relativamente ristretto.

La forma di gioco 5 contro 5, in un campo di dimensioni ridotte, si adatta perfettamente alle capacità  fisiche, psichiche e intellettuali del bambino. Il terreno di gioco e il numero limitato dei giocatori permettono al bambino di avere una visione ottimale della situazione.

Il numero di volte in cui il giocatore viene a contatto con il pallone è notevolmente maggiore rispetto al calcio a 7, sopratutto per i giocatori mediocri e più deboli. Gli esperimenti hanno dimostrato che ogni giocatore tocca la palla il doppio di volte rispetto al calcio a 7. Lo stesso aspetto è stato osservato per quanto riguarda le possibilità di conclusione.

Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che su uno stesso terreno di gioco normale possono essere tracciati diversi campi di calcio a 5 con diversi percorsi tecnici, permettendo di far giocare quindi un alto numero di bambini ( fino a 100, vedi Torneo Futura/ Villaguardia ).